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Murex Snails (Family Muricidae)

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eddibisulli

Date

December 8, 2015 09:22 AM CET

Description

Egg masses

Ovature

Comunemente nota come Rapana, è una specie originaria del Mar del Giappone, dove viene ampiamente sfruttata ed apprezzata come risorsa alimentare per la qualità delle sue carni. Nel 1947 viene segnalata per la prima volta nel Mar Nero, dove fa registrare un’esplosione demografica (Ghisotti, 1971; Drapchin, 1953). Il primo rinvenimento in Mar Mediterraneo è nell’alto Adriatico (Ravennate) nel 1973 (Ghisotti, 1974), cui seguono nel 1975 due segnalazioni per le coste del Veneziano (Mel, 1976). Nel maggio del 1981 si hanno i primi rinvenimenti in Laguna di Venezia (Cesari & Pellizzato, 1985). La prima segnalazione per la costa triestina è dell’aprile del 1983, seguita dalla cattura di altri due esemplari nell’aprile del 1984 (Cucaz, 1983). In Adriatico sono state segnalate popolazioni stabili anche per la Sacca di Goro (FE), Cesenatico e Rimini (FC), Fano (AN) (Rinaldi, 1985; Castellazzi et al., 2007). La specie appare quindi acclimatata in Alto Adriatico, in particolare nel Golfo di Venezia il cui clima si caratterizza come “sub-atlantico”. Si ritiene poco probabile la penetrazione spontanea di Rapana venosa in Mediterraneo, mentre è ipotizzabile il legame con i traffici marittimi con il Mar Nero o con le zone di origine attraverso il Canale di Suez, almeno fino al Ravennate, con possibile diffusione secondaria alle coste del Veneziano (Alto Adriatico) e in Laguna di Venezia. Altre segnalazioni per le acque italiane, benché relative a singoli esemplari, si riferiscono all’area tirrenica: Isola d’Elba (Terreni, 1980), Livorno (Paolini, 1987) e, più recentemente, Laguna di Sabaudia (LT), Stagno di Santa Gilla (CA) e Lago di Faro (ME) (Crocetta & Soppelsa, 2006). In questi casi la presenza della specie sembra collegabile alle introduzioni e ai ripopolamenti di bivalvi a fini commerciali. Attualmente la specie, pur se stabilmente acclimatata in Laguna di Venezia, non sembra originare fenomeni invasivi di tipo massivo, dal momento che dopo un iniziale periodo di diffusione sembra aver raggiunto un certo equilibrio. La commestibilità delle carni (in alcuni mercati viene occasionalmente commercializzata), oltre alle grandi dimensioni e all’appariscenza della conchiglia, potrebbero inoltre favorire il controllo demografico per prelievo antropico. Ecologia e biologia Nelle località di origine vive ad una profondità compresa tra 3 e 7 m, in presenza di salinità ridotte e a temperature inferiori ai 5°C fino ad oltre i 30°C . Specie di ambiente infralitorale, solo nel Tirreno si spinge fino a 90 m, mantenendosi generalmente tra i 10 e i 40 m. In Adriatico sembra preferire profondità comprese tra 10 e 20 m in un fenomeno di risalita a batimetrie più superficiali comune a molte specie nelle acque più torbide dell’Alto Adriatico. Possiede elevato tasso riproduttivo, rapido accrescimento e grande capacità di adattamento, caratteristiche tipiche di una specie ad ampia valenza ecologica; in particolare appare eurialina ed euriterma: valori di salinità compresi tra 18 e oltre 40‰ e temperature invernali molto basse. Tollera anche repentini abbassamenti del grado di ossigenazione delle acque, forse grazie all’elevato contenuto di emocianina nell’emolinfa (Cesari & Mizzan, 1993). In definitiva, R. venosa appare ben adattata a condizioni tipiche di ambienti estuarini e lagunari.

http://msn.visitmuve.it/it/ricerca/schede-tematiche/specie/rapana-venosa/

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