In queste mattine, il canto di decine di uccelli riecheggia nei nostri giardini. Quando è ancora buio, il primo a cominciare è il codirosso spazzacamino, con il tordo bottaccio (Fig. 1) e il merlo. Seguono il pettirosso (Fig. 2), lo scricciolo e con l'approssimarsi del sorgere del sole, il fringuello (Fig. 3) e la cinciallegra. In questa complessa sinfonia, ciascun individuo cerca di dimostrare la "bontà" dei suoi geni, di marcare il proprio territorio, ma soprattutto attirare le femmine con cui dare inizio ad una nuova stagione riproduttiva.
Molto presto al canto di tutti loro si unirà anche quello di migratori andati più lontano, come i codirossi comuni, che hanno trascorso l'inverno oltre il deserto del Sahara: i primi ad arrivare saranno i maschi che, dopo il già faticoso viaggio dai quartieri di svernamento, in attesa delle femmine (Fig. 4), dovranno contendersi il terreno di nidificazione migliore.
Ph. PP/Arch.MUSE
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