Ciao a tutti
a seguito del recente accorpamento, per ottimizzare ed unire la raccolta dei dati naturalistici dei due enti, abbiamo creato il nuovo progetto iNaturalist “Aree protette del Po piemontese” raggiungibile al link https://www.inaturalist.org/projects/aree-protette-del-po-piemontese.
Invitiamo quindi tutti coloro che fino ad oggi hanno contribuito all’implementazione della raccolta di dati naturalistici, molto importante ai fini del monitoraggio e della gestione delle aree protette, ad aderire a questo nuovo progetto.
Per far sì che i curatori del progetto Aree protette del Po piemontese possano scaricare le vostre segnalazioni oscurate con le coordinate esatte dovreste:
1) aderire al progetto Aree protette del Po Piemontese https://www.inaturalist.org/projects/aree-protette-del-po-piemontese se non ne siete già membri
2) nella home page del progetto cliccare su La tua adesione/Your membership (a lato della carta delle osservazioni)
3) in Impostazioni/Settings, spuntare “ Si, non importa chi aggiunge l’osservazione al progetto”/ "Yes, no matter who adds the observation to the project".
Chiariamo che, così facendo, tutte le vostre segnalazioni iNaturalist oscurate saranno visibili ai curatori del progetto. Tali segnalazioni sono utilizzate per l'aggiornamento delle conoscenze relative al territorio protetto gestito dall’Ente e permettono di effettuare il monitoraggio costante delle specie rare e/o protette.
Per qualsiasi chiarimento o informazione non esitate a chiedere.
Grazie per l’attenzione
I Curatori del Progetto

Con la primavera e i primi caldi aumentano le occasioni per uscire e compiere osservazioni; è bene ricordare a tutti coloro che frequentano i boschi, i prati e gli ambienti naturali di fare attenzione alla presenza delle zecche.
Questi parassiti ixodidi, sempre più numerosi anche nei boschi del Piemonte a causa di diversi fattori quali l'aumento dei selvatici e delle zone incolte o boschive e il cambiamento climatico, sono potenziali vettori di malattie quali rickettsiosi e borreliosi.
E' pertanto prudente proteggersi scarponi, calze, pantaloni e cute esposta con comuni insetticidi repellenti rinvenibili in commercio contenenti icaridina oppure deet (dietiltoluammide), o anche (ma solo i vestiti, non l'epidermide) con repellenti contenenti permetrina.
Al termine dell'escursione controllarsi attentamente su tutto il corpo durante la doccia e lavare i vestiti utilizzati in lavatrice a 60°.
Qualora si trovasse una zecca - niente panico - NON schiacciarla, bruciarla o usare sostanze quali alcool o sostanze irritanti di qualsiasi tipo (la zecca potrebbe vomitare trasmettendoci eventiuali patogeni) ma semplicemente rimuoverla con una pinzetta e disinfettare l'area.
Se si vuole è possibile conservare la zecca in alcool per farla analizzare.
Nei giorni / settimane seguenti monitorare l'area dove è stata rimossa la zecca e lo stato di salute: se ci sono anomalie rivolgersi al proprio medico spiegandogli l'accaduto.

http://www.associazionelymeitalia.org/images/Volantino_Lyme.13.17.pdf

10, 17 e 24 maggio: tre serate divulgative organizzate dall’Ente Parco del Po Torinese e dal Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino.

Negli ultimi anni in Europa l'areale e la quantità di zecche è aumentata. Il fenomeno si sta verificando anche in Piemonte, sia in pianura, sia in montagna.

Tra le cause vi sono:

• i cambiamenti climatici, con inverni miti che permettono una maggior sopravvivenza di questi artropodi e una loro espansione in altitudine
• l'abbandono della montagna da parte dell'uomo
• l'ampia distribuzione ed abbondanza di animali selvatici.

Sono quindi sempre più frequenti i casi di persone punte da zecca, con un conseguente rischio di trasmissione di agenti infettivi.

Il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università di Torino, in collaborazione con gli Enti di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie e del Po Torinese, sta indagando la presenza di zecche e patogeni trasmessi da zecche in alcune aree del Piemonte. I risultati delle indagini condotte saranno presentati al pubblico in tre serate informative, durante le quali si potranno scoprire alcuni aspetti di questo emergente pericolo per la salute pubblica e ricevere suggerimenti su come affrontarlo.

Questo il calendario degli appuntamenti:

• Venerdì 10 maggio ore 20,30, presso il Museo civico di Storia naturale di Carmagnola, a Cascina Vigna, in via San Francesco da Sales 188 a Carmagnola

• Venerdì 17 maggio ore 20,30 presso la sede dell'Ente Parco, in via Alessandria 2 a Castagneto Po

• Venerdì 24 maggio ore 20,30 presso la sede dell'Ente Parco, in corso Trieste 98 a Moncalieri

Le serate divulgative saranno condotte da Laura Tomassone e Aitor Garcia Vozmediano, del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università degli Studi di Torino. Durante le serate saranno resi noti i risultati dell'indagine sull'espansione geografica di zecche appartenenti al genere Ixodidae e sulla ricerca biomolecolare di agenti di zoonosi trasmessi da zecche condotta dai ricercatori dell'Università di Torino.

Per informazioni: Ente Parco 0114326537, 0114326520, vigilanza@parcopocollina.to.it
http://www.areeprotettepotorinese.it/news-dettaglio.php?id=53438

L'Ente di gestione delle Aree protette del Po torinese sostiene il progetto VisPo di Legambiente, nato per sensibilizzare e formare i giovani sull'importanza della tutela ambientale del Po e sulle opportunità della sua valorizzazione.
Nell'ambito di questa collaborazione circa 30 volontari saranno coinvolti per svolgere monitoraggi ambientali insieme al servizio vigilanza del Parco contribuendo così a censire, a seguito di una breve formazione dedicata, specie della fauna e della vegetazione presenti nell'area protetta.
In un incontro preliminare che si terrà il 26 marzo alle ore 18 presso la sede di Legambiente in via Maria Ausiliatrice n. 45 a Torino, i volontari conosceranno le modalità di studio in campo della fenologia ed i metodi di monitoraggio del Lupo (Canis lupus), della Rondine riparia (Riparia riparia), del Cervo volante (Lucanus cervus) e dell'ordine dei Lepidotteri, che l'Ente svolge sul territorio. A partire dal mese di aprile i ragazzi andranno in campo effettuando direttamente i rilievi offrendo un prezioso contributo per monitorare la presenza e la distribuzione delle specie che abitano il Parco e la Riserva della Biosfera UNESCO CollinaPo di cui l'area protetta fa parte.

Vuoi diventare un volontario VisPO?
Iscriviti su: http://www.bevispo.eu/diventa-volontario/ e segui le istruzioni che riceverai via e-mail

Vuoi più informazioni?
http://www.bevispo.eu/2018/05/02/tutto-quello-chece-da-sapere-per-diventare-un-volontario-vispo/

Vuoi conoscere le attività già svolte e tenerti informato su quelle future?
https://www.facebook.com/beVisPO/

Le Aree Protette del Po e della Collina Torinese organizzano, il prossimo 13 aprile, una serata formativa sulla piattaforma iNaturalist, a cura di Daniele Seglie. La sede dell'incontro, sarà il Museo di Storia Naturale di Carmagnola e i posti sono limitati a circa 30.
Invitiamo chi fosse interessato a comunicare nel minor tempo possibile la partecipazione alla serata scrivendo a: alberto.tamietti@parcopocollina.to.it considerato che i posti disponbili sono pochi verrà data priorità al personale dei parchi e ai collaboratori scientifici del progetto Riserva della Biosfera CollinaPo. Sulla base di eventuali richieste l'Ente è disponibile ad organizzare nuovi incontri su questo tema ad un pubblico più ampio.

La primavera è alle porte e la stagione riproduttiva degli anfibi è già iniziata. Anche quest'anno è necessario proseguire le attività di monitoraggio delle specie d'interesse comunitario ai sensi dell'art. 17 della Direttiva Habitat.
I Guardiaparco e i collaboratori del Parco del Po e Collina torinese stanno visitando i siti di riproduzione degli anfibi ed esplorando il territorio alla ricerca di nuove zone umide che possono essersi create anche a seguito dell’evento alluvionale di novembre.
Gli anfibi vengono censiti sia tramite osservazione e conteggio diretto in aree umide e pozze di adulti, stadi larvali e ovature, sia per mezzo di identificazione al canto.
Il monitoraggio prevede anche il conteggio delle ovature presenti nello stagno ed è importante per la valutazione quantitativa della popolazione.
Tutti possono collaborare e contribuire al progetto di monitoraggio comunicandoci i loro rilevamenti e le loro osservazioni tramite iNaturalist e segnalandoci aree umide o pozze di acqua con la presenza di questi animali sempre più minacciati dai cambiamenti climatici e dalla distruzione dei loro habitat.
Alberto Tamietti

Sono in corso i censimenti degli uccelli acquatici svernanti nelle riserve del Po Torinese e nell'area contigua ad esse, ciò è possibile grazie alla collaborazione tra Ente Parco, G.P.S.O., Torino Birdwatching e LIPU, ma soprattutto grazie alla dedizione sul campo di appassionati e volontari.
I dati rilevati dal personale dell'Ente Parco vengono anche riversati su Inaturalist.org

http://www.gpso.it/
http://www.torinobirdwatching.net
http://www.liputorino.it/

https://puntoponte.wordpress.com/2014/01/09/inaturalist/

Sono stati attivati degli automatismi al progetto per inserire tutti i dati ricadenti all'interno della Buffer Zone della Riserva MAB Unesco Collinapo.

In questi giorni stiamo riversando su Inaturalist vecchi dati, è possibile vi siano delle incongruenze a causa di problemi di conversione delle coordinate geografiche.